
Pegorari Tripodi Piera, Il lungo viaggio di Nina
Prodotto nr.: | AD423 |
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Generalmente, quando si decide di scrivere qualcosa che parte da un’esperienza personale, si sa esattamente cosa si vuole raccontare: così si fissa un punto di partenza e si prosegue con ordine e precisione cercando di non omettere nulla.
Caso mai, si aggiunge qua e là qualche particolare costruito con arte per rendere la storia più interessante fino alla conclusione, inevitabilmente e fatalmente, prestabilita.
Per me le cose non sono andate così.
Quella che leggerete nelle prossime pagine è la descrizione di un percorso, più morale che fisico, che è evidentemente mio, ma tutto è stato narrato, nonostante la mia intelligentia, nonostante i miei ricordi, semplicemente dalla mia anima.
Ho cominciato per caso, con un episodio che rendeva il mio cuore colmo di passione fino a scoppiarne e poi sono andata avanti con un itinerario che si tracciava da solo tra presente e passato, finché non mi è stata chiara una cosa: la mia anima aveva preteso che raccontassi, sia pure con inevitabili lacune, la storia del suo passaggio dalle tenebre alla luce.
Le lacune sono dovute alle emozioni, a volte troppo forti per essere tramutate in parole, e la storia non è, probabilmente, nemmeno esclusiva.
La vita è, per ogni uomo, un viaggio, più o meno lungo, più o meno agevole, che coinvolge il corpo e la mente e produce mutazioni profonde, di cui, a volte, non ci si rende neppure conto.
I piani, i progetti, le mete da raggiungere fanno parte della
natura umana che non vive passivamente ed istintivamente la sua avventura; ma talvolta, nonostante gli sforzi, le direzioni cambiano, si raggiungono altre mete, si diventa ‘altri’ da sé, e quello che ci era sembrato così facile da immaginare per il proprio futuro o per il futuro dei propri cari diventa improbabile, anzi impossibile.
Il fatto è che, come mi disse un giorno un amico, "nessuno può pensare di sostituirsi a Dio".