
Pacilio Antonio, I rottami di un filo dimenticato
Prodotto nr.: | AD457 |
Paghi solo: | € 8,00 |
Quando sorge un anno è come se nascesse
Un bambino. Il grido di un ragazzo è come lo squittìo
D’un uccello: tra fuochi e spari annichilisce
La memoria e passano come su una barca invisibile
"I Rottami di un filo dimenticato".
Tra maschere e visi di bellezza gorgoglia la
Poesia come una fonte nel Bosco. Non ci sono
Ciglia o bassorilievi di pittura che alimentino
Versi fantasmi. E’ il bisogno di felicità,
la fantasia che non conosce limiti di realtà, che
evapora situazioni incantate per vivere al di
sopra dei gretti pensieri. "I rottami di un filo
dimenticato" si srotolano come una superficie
piana, dove il pittore disegna con mano leggera
e ispirata tele innamorate di paesaggi lunari.
La pazzia incalza dei demoni a quattro piedi,
che si peritano di dimostrare di averne due,
ma la semplicità del dire, l’amare una giornata
di sole come fosse la prima, l’immergersi
in un campo per respirare il comune senso
della morte, aiutano a restare uomini...
Homini Eletti in un cerchio di maschere, dove
Per pescare il Sentimento bisogna scavare pozzi
Profondi di Pazienza.
Ma non si sale così al podio di Dio. Si resta
Come l’Eterno Bambino accoccolato al fumo del
Focolare, per rubare l’ultima scintilla di un
Regno svanito. Ma "I Rottami di un filo
Dimenticato" insegnano che la Vita, questa
Quando sorge un anno è come se nascesse
Un bambino. Il grido di un ragazzo è come lo squittìo
D’un uccello: tra fuochi e spari annichilisce
La memoria e passano come su una barca invisibile
"I Rottami di un filo dimenticato".
Tra maschere e visi di bellezza gorgoglia la
Poesia come una fonte nel Bosco. Non ci sono
Ciglia o bassorilievi di pittura che alimentino
Versi fantasmi. E’ il bisogno di felicità,
la fantasia che non conosce limiti di realtà, che
evapora situazioni incantate per vivere al di
sopra dei gretti pensieri. "I rottami di un filo
dimenticato" si srotolano come una superficie
piana, dove il pittore disegna con mano leggera
e ispirata tele innamorate di paesaggi lunari.
La pazzia incalza dei demoni a quattro piedi,
che si peritano di dimostrare di averne due,
ma la semplicità del dire, l’amare una giornata
di sole come fosse la prima, l’immergersi
in un campo per respirare il comune senso
della morte, aiutano a restare uomini...
Homini Eletti in un cerchio di maschere, dove
Per pescare il Sentimento bisogna scavare pozzi
Profondi di Pazienza.
Ma non si sale così al podio di Dio. Si resta
Come l’Eterno Bambino accoccolato al fumo del
Focolare, per rubare l’ultima scintilla di un
Regno svanito. Ma "I Rottami di un filo
Dimenticato" insegnano che la Vita, questa
Coraggiosa fonte di energia, va avanti,
inconmensurabile sogno per misurare ancora
le possibilità di vivere di un uomo. Solo o in compagnia dei muri,
che si colorano di notte, rotola
come un barbone pietrificato e presso l’alito
d’un ruscello capisce che il cielo è dentro di
lui: nella sua Poesia si nascondono i capisaldi
dell’esistenza, non in strane evanescenze, che
affondano le radici nella nebbia..
Passò Caronte..Denudò l’Inferno..
Ora stà al nostro sguardo saper cercare anche
Un Paradiso Umano per vivere, senza decantare
Troppo i Campi Elisi di un Viale, che ha conosciuto
Solo il tonfo degli Ideali nelle
Acque della Senna. Vicino agli artisti, pazzi
Di vino e di figure emblematiche, cammina la
Mia anima solida, per sondare la Palude delle
Speranze, superata con dignità, per tributare
A se stesso l’Elogio della Roccia..