Massimo Celegato, L'Apprendista stregone e altre fantastiche storie musicali

In un periodo storico caratterizzato,come il nostro, da una profonda crisi antropologica, in cui l’essere umano è smarrito nelbuio dell’anima, la Musica (sì, quella con la M maiuscola, quella che è espressione della bellezza interiore, che è autentico inno alla vita) può aiutare la fragilità dell’essere umano a riscoprire quanto di buono e di bello ci sia dentro di lui.

Per questo ho raccolto la scommessa di Massimo Celegato di dar vita a una collana di Storie della musica, di storie cioè che parlano non solo di pagine memorabili della Musica classica ma dell’anima dei compositori e degli autori, protagonisti di sentimenti autentici, irrinunciabili e imperituri.

Il mix di storie e musiche che Celegato ci propone, facendoci rivivere nella mente le emozioni più intense degli autori, ha come filo conduttore l’esigenza, fortemente sentita da ognuno di loro, di comunicare la vita in tutti i suoi aspetti, dall’amore, alla gioia, dalla tristezza, alla felicità, dal gaudio al dolore. Ogni compositore, infatti, con le proprie storie trasformate in note ha voluto raccontare l’uomo nell’armonia del cuore universale, che

è espressione di un’umanità dai valori etici radicati profondamente e che nel corso del tempo sono diventati le linee guida del suo essere e del suo agire. Quell’armonia musicale che cogliamo, ascoltando i brani musicale è frutto di un equilibrio interiore fondamentale per comprendere non solo se stessi ma anche l’altro e le vicende che quotidianamente ci coinvolgono. L’uomo di oggi ha perso quei riferimenti, quel bagaglio di valori essenziali, e ora si trova nel baratro della nullità, della vaghezza, dell’effimero. Privo di autentici maestri annichilisce nella solitudine della propria paura e annaspa in un mare di incertezze.

Anche per tal ragione ritengo che quest’opera del Celegato si presenti al lettore con una doppia finalità: la prima di tipo strettamente culturale, farci scoprire le storie che stanno dietro le composizioni musicali degli autori, l’altra di tipo pedagogico, in quanto l’autore con questo suo libro consegna al lettore uno strumento prezioso per imparare a leggere le emozioni, le motivazioni, le finalità, che, sottese al messaggio musicale, ne costituiscono

l’intima struttura portante. La Musica diventa così un metodo pedagogico per imparare a scoprire noi stessi ma soprattutto a riscoprire valori che ci sembrano lontani. Non sono lontani. Assopiti in noi attendono solo quel guizzo di luce, che permetta loro di farci vivere in eterno.

Calabria Nicola Tindaro