Marconi Fulvia, Il dì... di ieri

A te poesia, oggi voglio parlare.

A te, che colori di rosa le mie giornate più buie.

A te, che trasformi nel mio cuore, il rancore in perdono.

A te che riesci a vedere in un fiore, un fantastico mondo tutto da scoprire.

Tu sei l’espressione drammatica o spiritosa, ma comunque sublime, dei miei stati d’animo e di tutti i miei pensieri.

Colmi appieno le ore della vita che in tua compagnia si arricchiscono di magici momenti.

Parlare a te, parlare a me stessa, ricercare attraverso la tua rosea follia ed illusione il pensiero più elevato, rinvigorendo l’ego attraverso il ‘’prodigio’’ della creazione artistica.

Comunicare con il fantastico mondo dell’irreale e dell’inconscio.

Sognare in virtù della ragione.

Voler attraverso te o poesia, esprimere la passione ed accendere gli animi.

Sai cospargere di magico elisir ogni parola, per renderla gradita ad altrui orecchio.

Dialogare con te…o musa divina, è creare la melodia del cuore.

Tu….musica dei sentimenti e di ogni più elevata emozione.

Ricoprire l’assenzio della vita, con il miele della fantasia e della nobiltà d’animo.

Poesia….filosofia dell’uomo.

Scoprire che grazie a te, si possiede un’anima e forse, sei proprio tu….anima, che trasformi le parole in versi e periodi in rime, per farli arrivare come un dardo diritto al cuore.

Il poeta non è mai solo, egli vive in un mondo a se stante, pieno di tutto ciò in cui crede.

Ed è così semplice poetare…..