Di Palma Maurizio, È caduto uno spillo

Le poesie di questa raccolta rappresentano il percorso esistenziale dell’autore negli ultimi anni, oltre ad essere un omaggio alla donna amata.

Il filo conduttore è l’aspetto autobiografico, con riferimenti a fatti ed eventi vissuti dal nostro autore. Moltissimi sono i riferimenti agli elementi della natura, spesso descritti in chiave metaforica, profonda è l’immagine della prima poesia: "Correvo e il sole mi seguiva/ i girasoli furono sfacciati/ volevo volare non volevo calpestare l’erba/ il bosco applaudì l’erba/".

È un’immagine suggestiva ricca di colori e di movimento, espressione della tensione interiore dell’autore, il lettore può veramente sbizzarirsi nel ricercare le numerose immagini metaforiche, altrettanto densa di sentimento, per esempio, è quella della poesia numero cinque: "Non potevo aiutare un fiore sbocciare/ non potevo aiutare il profumo d’un fiore a diffondersi nell’aria/".

La capacità poetica dell’autore gli permette di cogliere il particolare e di descriverlo in tutte le sue sfaccettature. Nel testo ci sono riferimenti all’amore, alla vita, alla donna amata, all’amicizia, in una sola parola ai sentimenti più cari al nostro autore, che descrive con musicalità dei versi e uno stile semplice permettendo al lettore un facile approccio.

La poesia di Maurizio è poesia della quotidianità, intesa come luogo ambito in cui è calata la nostra storia che si interseca con la storia di tanti altri.

Sicuramente quest’opera rappresenta un primo passo del cammino poetico dell’autore che sicuramente ci regalerà in futuro altrettanti versi densi di sentimento e amore.

Nicola Calabria