Basile Ignazio Salvatore, Eterni eroi - selezione di brani scelti tratti da il Poema della creazione

"Quando, all’inizio del 1997, mi accinsi a lavorare al manoscritto di cui ero entrato in possesso nel modo che ho narrato, mi trovai di fronte una serie di difficoltà. Innanzitutto l’usura della carta, ormai frammentata in diversi punti, e lo stato dell’inchiostro, sbiadito e sbavato dal tempo, rendevano quasi indecifrabili i versi. Tuttavia le poche parti rimaste integre mi permisero di capire che il poema era stato composto, almeno per quel che mi era dato di sapere, per lo più in ottave di endecasillabi, anche se le ottave del mio presunto avo, però, avevano una caratteristica che non avevo mai riscontrato in altre opere, per così dire, maggiori. Alcune strofe da me ricostruite si presentavano infatti con l’ottavo verso assai più lungo delle undici sillabe regolamentari. Il lettore troverà quest’appendice metrica, che qualche volta assume la lunghezza propria di un verso, tra parentesi quadre, alla fine di ogni strofa. Ho naturalmente rispettato questa scelta metrica sia nella riproduzione, sia nella ricostruzione delle ottave emendate (alcune le ho praticamente riscritte ex novo). Per il resto ho innovato io, e me ne assumo ogni responsabilità, con forme metriche diverse: dalle quartine di sette/ottonari alle terzine di endecasillabi, passando per altre forme sperimentali, come il lettore potrà notare da sé.

Vorrei che l’intero mio sforzo andasse dedicato alla memoria dei miei avi e, soprattutto, a quella di mio padre Carmelo.

Va da sé, per concludere, che la grandezza del Libro dei Libri è tanta e tale che qualsiasi lavoro che esso possa ispirare all’uomo, deve necessariamente considerarsi un ausilio strumentale e accessorio alla sua insostituibile consultazione."

Dalla Prefazione