Alciato Armando, Il vuoto delle forme

Alciato Armando, Il vuoto delle forme

Prodotto nr.: AD479
Paghi solo: € 7,75

Occorre leggere lentamente i versi di questa raccolta di Armando Alciato, per la loro profondità di pensiero, frutto di una vita vissuta intensamente, per l'eleganza dello stile, ma soprattutto per i messaggi che si sprigionano da queste pagine.

L'autore ci guida quasi per mano ad entrare nei suoi pensieri, nelle sue riflessioni, nel suo cuore, facendoci conoscere se stesso, mettendo a nudo i suoi sentimenti.

Ritorna spesso nella poesia dell'autore la tematica cara al poeta greco Mimnermo sulla vecchiaia, quando nessuno ti si avvicina perché considerati marginali, finiti, privi di ogni funzionalità sociale.

La società odierna composta da un forte presenza di persone anziane, non riesce a cogliere l'importanza di questo tesoro, l'esperienza di uomini e donne che potrebbe essere utile ai tanti giovani che facilmente s'invaghiscono di illusioni materiali e superficiali, persone che sono maestri di vita,  di una vita fatta di sofferenze e gioia, di dolore e amore, persone che hanno costruito il nostro presente, persone che hanno vissuto l'esperienza della guerra, della fame, delle atrocità dei bombardamenti, delle deportazioni e delle violenze.

Nella poesia di Alciato aleggia questo sentimento di tristezza per la vecchiaia come in "Tristezza del declino": "Non tanto delle ossa/ il deterioramento/ o la carne che s'affloscia/ pesano con l'avanzare dell'età/ quanto nella mente/ il progredire dell'opacità./ Questa è la tristezza/ del declino./ oppure nella poesia "Nel dubbio sorrido e penso" dove leggiamo: "Lo slancio vitale che ti lascia,/ il corpo che si sfascia/ i desideri che si spengono/ i più frequenti vuoti di memoria/ il moltiplicarsi degli acciacchi/ questi gli insulti dell'invecchiamento/ ai quali con fortune alterne/ tento di oppormi giorno dopo giorno". Questo sentimento riemerge con prepotenza nella poesia "Una folata di vento" dove aleggia la malinconia e la solitudine del poeta, fino a scrivere: "Se campare a lungo vorrà allora dire/ essere di peso a chicchesia/ meglio una folata di vento/ che ti porta via./

La morte, il vento, la solitudine, la malinconia sono presenti in Mimnermo, il quale paragona la giovinezza ad un fiore che però un giorno verrà reciso dall'aratro della vecchiaia. Ed ecco allora il poeta greco ripercorrere gli anni della giovinezza, i ricordi, l'esperienza come il oggi fa il nostro autore di Borgosesia.

In queste pagine il lettore troverà molti altri spunti di riflessione, di meditazione, arricchite con altre tematiche che per la brevità dello spazio tralascio e che vanno dal sociale al religioso, dall'amore alla sofferenza, che rendono questa poesia piacevole e completa sul piano del contenuto.

Un ultimo appunto va allo stile, non solo per l'eleganza dei versi, ma anche per la musicalità e per lo spessore lirico che l’autore riesce a raggiungere.

Nicola Calabria

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